Ortofrutta: la voce delle donne non deve passare inascoltata

L’hashtag #lortofruttachevorrei in 10 giorni ha raggiunto 100.000 persone!

Inizio d’anno e di legislatura ancora più vivace per l’Associazione Nazionale le Donne dell’Ortofrutta, l’organizzazione no-profit che associa imprenditrici e operatrici dell’intera filiera ortofrutticola, dal vivaio, alla produzione e lavorazione, fino al confezionamento e alla distribuzione.

Per dare avvio al 2021, dichiarato ‘anno internazionale della frutta e verdura’ dalla FAO, l’Associazione ha organizzato un confronto di idee su quello che serve al settore per crescere e rilanciarsi.

L’ortofrutta italiana rappresenta il 23% della PLV agricola (Produzione Lorda Vendibile); l’Italia è leader in Europa, insieme alla Spagna, con oltre 10 milioni di tonnellate di frutta e 6 milioni di ortaggi prodotti ogni anno. L’export raggiunge un valore 3,8 miliardi di euro mentre l’import circa 3,4 miliardi (Dati Fruitimprese 2019).

È evidente il ruolo determinante di questo settore chiave dell’agroalimentare italiano che occupa migliaia di persone, custodisce il territorio nazionale ma, soprattutto, produce benessere, perché la frutta e la verdura sono alla base della dieta mediterranea, raccomanda ogni giorno per tenersi in forma.

E dalle Donne dell’Ortofrutta arrivano messaggi chiari per dare slancio al settore. Messaggi che parlano un linguaggio diretto, fresco, carico di vitalità e resilienza. Le parole chiave richiamano la necessità di aggregazione: solo unendo le forze potremo contare qualcosa. Vengono messi in evidenza valori condivisi, da rispettare e comunicare. Cresce l’esigenza di una comunicazione che racconti cosa sia l’ortofrutta italiana in modo trasparente chiedendo una svolta e maggiore attenzione al comparto.

Emerge poi la necessità di maggiore coesione di base tra gli attori della filiera, così da distribuire più equamente il valore e creare un legame con chi acquista ogni giorno frutta e verdura. Le socie chiedono ricerca e innovazione, spazio ai giovani e alle donne che, non dimentichiamolo, sono presenti in maggioranza nella filiera ortofrutta ma contano ancora troppo poco.

I messaggi delle associate, diffusi sui social, non sono passati inosservati. Sono state oltre 100.000 le persone raggiunte, 6.000 like, commenti e condivisioni. E sono numerosi i consumatori coinvolti, interessati ad acquistare frutta e verdura buona, sicura e italiana.

In sintesi: la voce delle donne del settore deve essere ascoltata e all’ortofrutta italiana serve un rilancio che la renda unica e impareggiabile sul mercato globale.

“Da quest’anno ci faremo sentire sempre di più – dichiara la presidente Alessandra Ravaioli – e lo faremo con campagne di comunicazione mirate e innovative, che riescano a comunicare sia nel nostro settore, sia oltre i suoi confini. Il primo mese del 2021 lo abbiamo dedicato alla lista dei desideri per il comparto, adesso avvieremo campagne contrate sui valori dei prodotti attraverso il nostro nuovo alfabeto. Ci aspettiamo di essere coinvolte da chi è interessato a rinnovare l’approccio dell’ortofrutta italiana per un confronto o progetti comuni. Non siamo le sole a volere un’ortofrutta più forte e vincente! Ed è per questo motivo che il nostro è un invito a tutti i professionisti e le protagoniste del settore a partecipare a questa Challenge e condividere sui propri canali social un personale pensiero sull’#ortofruttachevorrei”.

Scopri come aderire all’Associazione Nazionale Le Donne dell’Ortofrutta.