Le Donne dell’Ortofrutta incontrano la Ministra Teresa Bellanova

“Piano di comunicazione nazionale per dare valore all’ortofrutta italiana”

Un piano di comunicazione nazionale dedicato all’ortofrutta e declinato soprattutto al femminile.
E’ la proposta emersa nel corso dell’incontro/webinar organizzato dall’Associazione Nazionale “Le Donne dell’Ortofrutta” per il lancio di un piano di comunicazione nazionale dedicato al settore, con la partecipazione, e le conclusioni, della Ministra Teresa Bellanova.
Una proposta nata ed elaborata dalle Donne dell’Ortofrutta in questi mesi difficili che hanno dimostrato con chiara evidenza l’importanza del settore e soprattutto l’urgenza di dare valore all’offerta italiana in chiave di aumentarne la competitività anche a livello internazionale.
La proposta dell’Associazione che conta 100 Associate, professioniste di tutta la filiera produttiva,  è quella di realizzare un progetto di comunicazione condiviso a tutti i livelli istituzionali per riqualificare il ruolo della filiera ortofrutta sui media, recuperando forza lavoro e valorizzando soprattutto  il lavoro delle donne, in un settore sempre più strategico per l’economia italiana.
“ Abbiamo vissuto un momento di drammatica difficoltà – dichiara la Presidente Alessandra Ravaioli-  reagendo con forza e compattezza, come l’intero settore. Abbiamo capito tutti che l’ortofrutta è un comparto vitale per l’Italia. E’ vitale infatti nutrirsi bene, facendo ampio uso di prodotti freschi, di stagione, coltivati rispettando ambiente e sicurezza.
In questo momento – avvertiamo l’urgenza e l’opportunità di unire le forze per inventare un nuovo alfabeto della comunicazione in ortofrutta capace di fare acquisire consapevolezza ai consumatori sui valori di ciò che produciamo e sul ruolo delle donne in questo settore.”

La filiera ortofrutta è strettamente legata all’Europa e questa importante connessione con le Politiche Agricole Comunitarie è stata evidenziata  dall’intervento di Simona Caselli, Prima Socia Onoraria dell’Associazione e Presidente di AREFLH.
“Credo che nelle strategie europee From Farm to Fork lanciate in questi giorni e da realizzare da qui al 2030 – dichiara Simona Caselli – si intravedano opportunità per il settore ortofrutta anche nell’ottica di una comunicazione che aiuti i consumatori ad acquisire maggiore consapevolezza del valore dei prodotti. Come Areflh abbiamo seguito numerosi progetti di comunicazione e promozione con una grande attenzione al tema dell’educazione alimentare che diventerà sempre più importante. E’ fondamentale- conclude Caselli –  in questo momento di profonda trasformazione delle Politiche Agricole Comunitarie, saper cogliere le opportunità che nasceranno anche a livello di finanziamenti  per un settore chiave come quello dell’ortofrutta”.

A testimonianza di tutte le produttrici presenti nell’Associazione Donne dell’Ortofrutta è intervenuta Francesca Nadalini che ha messo a fuoco dieci punti chiave per il rilancio dell’ortofrutta.

“Ho condiviso con le oltre 40 produttrici della nostra Associazione le dieci priorità che a nostro parere andranno analizzate a fondo per rilanciare il settore– dichiara Francesca Nadalini – e siamo onorate di avere ricevuto dal Ministro delle Politiche Agricole ascolto e condivisione. Questi i punti chiave che crediamo debbano caratterizzare la campagna di comunicazione:

La comunicazione  per trasmettere il valore delle nostre produzioni;

Le Infrastrutture: investire nuovamente in strade, intermodalità, logistica, trasporti.

La rappresentanza italiana in Unione Europea: dobbiamo avere più peso in Europa per la tutela del prodotto italiano.

Export: meno burocrazia più rappresentanza;

Import: pari controlli e prodotti fitosanitari per l’importazione di prodotto dall’estero

Incentivare percorsi di qualità per lo sviluppo e l’innovazione della produzione;

Incentivare la regolarizzazione e l’esistenza “formale” dell’azienda ortofrutticola;

Incentivare l’orientamento al mercato per raggiungere il prezzo equo;

Migliorare i rapporti di filiera.

Penso – conclude Francesca Nadalini – che in questi dieci punti ci siano tutti gli elementi da affrontare per poter dare il giusto slancio al nostro settore. Siamo partite ovviamente dalla comunicazione, che è oggi la nostra proposta, ma vogliamo proseguire nell’analisi e nel confronto su altri temi altrettanto cruciali che rappresentano per noi una guida ragionata su quello che dovremmo approfondire nei prossimi mesi; sono temi complessi, che coinvolgono tante debolezze della nostra filiera e ci piacerebbe metterli a fuoco, punto per punto, in prossime occasioni di confronto.”

Sono numerosi i progetti di promozione che hanno visto Protagoniste le Donne dell’Ortofrutta ed è stato importante accennarne l’esistenza in occasione dell’incontro con Teresa Bellanova. Si è accennato al Progetto Donne Per il Bene messo a punto da Citrus Orto Italiano con Fondazione Umberto Veronesi che ha messo in vendita, in un packaging appositamente studiato, un mix di prodotti delle Donne, per le Donne in Occasione dell’8 Marzo; ed il Progetto Semi d’Uva realizzato in collaborazione con Apoc a sostegno dell’Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari. Progetti che hanno evidenziato le potenzialità enormi della rete professionale al femminile per raccontare e vendere i prodotti con un’attenzione particolare al loro valore anche etico.

“Fin dai primi giorni del mio insediamento al Ministero”, ha evidenziato la Ministra Bellanova nel suo intervento conclusivo, “ho sottolineato come le donne e le nuove generazioni costituiscano la più straordinaria leva per l’innovazione su cui può contare il Paese. Anche, io direi soprattutto, in agricoltura e nella filiera alimentare. E’ stata proprio

l’emergenza sanitaria a rafforzare questa mia convinzione. Nel momento di maggiore difficoltà del paese il lavoro in Italia è stato donna. Non  vorrei però che, passata l’emergenza, non si metta a valore ciò che è stato così evidente”,  ha dichiarato Bellanova: “ Per questo voglio convocare un incontro con tutta la rappresentanza femminile del mondo produttivo  delle donne. Dobbiamo lanciare una campagna di comunicazione per attrarre nuove competenze, che diano alla professionalità femminile di tutta la filiera lo spazio e il rilievo che merita”, ha concluso la Ministra.